| Jazz |
Questa uscita dell’album, intrisa di dolcezza e poesia, è l’opera di due musicisti italiani, il trombettista Andrea Sabatino e l’organettista Vince Abbracciante. Il duo propone una reinterpretazione di otto brani che hanno segnato la storia della musica italiana: “Cos’hai trovato in lui” di Bruno Martino, due grandi successi cantati da Mina come “Noi due”, firmati da Alberto Testa e Augusto Martelli, e “Brava” del direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore e paroliere Bruno Canfora, “La strada” di Nino Rota, la colonna sonora dell’omonimo film di Federico Fellini, “Ho capito che ti amo” e “Angela” di Luigi Tenco, “L’ultima occasione” di Jimmy Fontana e “Un giorno ti dirò” di Gorni Kramer, una canzone resa celebre, tra gli altri, dal crooner Nicola Arigliano.
“La musica di questo album è un fiore raro, nato dalla passione, dalla creatività e dall’attenzione di Andrea Sabatino e Vince Abbracciante. La scelta dei brani, sagace e molto originale, funge da trampolino di lancio per una serie di improvvisazioni di altissimo livello”, sottolinea Enrico Rava nelle note di copertina. “È un immenso piacere constatare il percorso di Andrea che, da quando l’ho incontrato 10 anni fa, è passato da un trombettista emergente molto talentuoso a un musicista maturo e molto interessante, con un controllo invidiabile dello strumento e un senso della melodia straordinario. È anche l’occasione per me di conoscere un musicista unico e straordinario come Vince Abbracciante. È un viaggio nella grande musica italiana di cui sentivamo il bisogno”.
Le radici italiane ed europee sono evidenti e il genio di questi due artisti è nel riuscire a piantarci un quadro cinematografico da brano a brano; è difficile non apprezzare un tale lavoro di artigiano della musica, di scultore dei suoni, e non farsi coinvolgere da questa proposta che non può che toccare ogni appassionato d’arte. “Ciò che mi ha impressionato di più è un giovane italiano, originario delle Puglie: si chiama Vincenzo Abbracciante. In ogni brano mi ha trascinato in una storia ed emozionato”, ha dichiarato a suo proposito Richard Galliano (Jazzman, 2005).
Certamente, il jazz è ben presente, la tromba si occupa di jazzificare i brani mentre l’organetto ambienta la scena e se inizialmente si potrebbe pensare che questi due strumenti formino un duo strano, ci si sbaglia completamente. Conosco al momento solo un altro fisarmonicista altrettanto geniale capace di portare avanti progetti simili, il mio amico Maxime Perrin. Precisiamo anche che il mixaggio di questo album è una vera meraviglia, opera di Marco D’Agostinis. Indiscutibilmente, per le redazioni di Bayou Blue Radio e Paris-Move, è un “Indispensabile”.
Thierry De Clemensat
USA correspondent – Paris-Move
Editor in chief Bayou Blue Radio, Bayou Blue News
PARIS-MOVE, January 3rd 2024
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